Anime oscure

Una donna con in braccio un bambino sta piangendo, seduta su una sedia di legno in mezzo a una stanza vuota e grigia, solo una debole luce che penetra dalle finestre dona un po’ di pace nell’oscurità. Vedo la mia mano, cerco di raggiungerla, è lì a pochi passi da me, posso quasi percepirne l’odore, ma il movimento è lento, sono stanco e impotente, un attimo che dura un secolo. Finalmente le sfioro i capelli ma all’improvviso le lacrime della donna si trasformano in cera e tutto si scioglie come neve al sole. La casa svanisce di fronte ai miei occhi, l’oceano la sostituisce e ai miei piedi si apre una voragine, nera come la morte, che mi chiama, non riesco a resistere e mi lascio cadere nell’oscurità.

Il calore del fuoco mi risveglia dal buio, una sensazione che ho provato innumerevoli volte mi riporta in un mondo che non comprendo e non conosco. Come mi chiamo? Cosa ci faccio qui? Chi ero prima di essere trasportato dalle correnti in questo universo oscuro e misterioso? Le mie grigie ossa, il mio volto scarnificato, il vortice nero sul mio petto che continua a espandersi, mi sento sempre più un essere vuoto e ogni volta che mi risveglio vicino a una fiamma la mia bramosia di anime è ancora più forte e incontrollabile. Il simbolo della maledizione mi sta corrompendo così come ha fatto con ogni essere vivente di questo luogo, quelle fottute vecchie guardiane del fuoco mi avevano avvertito:

– Morirai e perderai le tue anime più e più volte.

Adesso capisco finalmente il significato del loro messaggio, ho viaggiato tanto e, nonostante non sia riuscito a trovare una risposta a molte domande, ho capito che questa terra necessita di un nuovo sovrano, il ciclo deve ricominciare, la maledizione deve essere alimentata. Ho annientato i quattro guardiani delle fiamme primordiali e ne ho assorbito le potenti anime, ora sono pronto a varcare i cancelli del castello del re e ad affrontare in battaglia la regina oscura. Attraverso una sorta di nebbia magica, uno strano effetto ricorrente in questo mondo, e me la trovo di fronte, nera e imponente, corrotta dalla maledizione, in lei soltanto il ricordo, svanito dietro un essere vuoto, di una bella e giovane donna. È assetata di anime e ne percepisce in me una quantità smisurata, frutto di mille battaglie, anche lei ha perso la sua anima e adesso il suo essere vuoto brama la forza che si cela dentro di me. Mi attacca con il suo potere oscuro senza lasciarmi un attimo di respiro, avvicinarsi sembra impossibile, la maledizione che la circonda mi ucciderebbe. Devo prendere l’iniziativa, lascio cadere il mio scudo, è pesante e devo essere rapido nei movimenti, mi tolgo l’elmo che mi soffoca e ho bisogno di mantenere ampio il mio campo visivo. La battaglia imperversa per minuti che sembrano secoli, è stremata e sta per crollare, anche io sono destabilizzato dalla maledizione, sento la vuotezza crescere nel mio corpo e nella mia mente, mi allontano, ho bisogno di recuperare un po’ di vigore, prendo le mie ultime energie per creare una piromanzia dal palmo della mia mano, una sfera di magma incandescente che scaglio contro il mio bersaglio. La regina cade a terra esanime, il trono ormai mi appartiene, mi siedo e sento che finalmente il mio destino si è compiuto, un destino di cui non sono mai stato realmente padrone.

dark

Apro gli occhi, ho un forte mal di testa, mi sento molto più umano, mi trovo forse all’interno di un sogno? Uno strano anziano su una sedia a rotelle mi si avvicina e mi dice:

– Finalmente è sveglio cacciatore, la lunga notte della caccia è appena iniziata e la città ti attende. Anche se ignori tutto prima o poi capirai il tuo destino, prima però devi firmare un contratto.

Un ciclo senza fine, una condanna dalla quale non si può fuggire, mi arrendo alla crudeltà del mio destino e mi preparo a combattere ancora una volta per la mia sopravvivenza.

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